Sabato 14 maggio ore 18.00 presso la libreria Feltrinelli di Ancona Elena Casaccia, editrice, e Francesco Fumelli, scrittore, presenteranno il volume “Modi anconetani” di Stefano Calabrese. Un volume prezioso, acuto e divertente, capace di svelare, con un’analisi ragionata di detti, l’essenza e l’anima della città di Ancona. Dalla capacità di sintesi dell’anconetano al modo di chiedere favori fino ai più comuni errori linguistici di genere e di numero, il libro di Stefano Calabrese mostra le radici di quella placida indolenza che lo scrittore Francesco Fumelli, autore della prefazione, ha definito espressione di “buddismo fatto popolo”.
Stefano Calabrese, detto Stinga, classe 1969, nato ad (rectius: in) Ancona da padre salentino e madre anconetana, con nonna materna bavarese, da piccolo sognava che la sua città diventasse famosa per l’Italia intera, per via di qualche evento culturale o personaggio di spettacolo.
Il desiderio non si è mai avverato, ma nel frattempo lui si è appassionato a diversi ambiti artistici. Attratto sin da giovanissimo dalle parole, dalla fonetica e dalla metrica italiana, e quindi dagli enigmi della pagina della Sfinge, durante l’Università inizia a mettersi alla prova scrivendo i testi, oltre che le musiche, delle sue prime canzoni e al contempo frequenta il mondo del teatro in laboratori di recitazione. Ma sarà dopo il trentesimo compleanno che prende vita la sua vera produzione, sia da compositore per l’infanzia e per il teatro, sia da autore e attore di cortometraggi. Tra le opere più rilevanti ricordiamo le tre commedie musicali, di cui scrive musiche e liriche: “Pirati e Pirati” (2005), “Streghe, un musical magico” (2007), “Animali della fattoria” (2015), e la serie di film su “Piacere Ivo” (2006-2016), di cui è sceneggiatore e attore.
“Modi anconetani” è il suo primo libro, dove, con un’analisi divertente e sarcastica del gergo contemporaneo, si ricavano le caratteristiche del popolo anconetano.